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Pubblicato da Roberto Luzi su 18 Giugno 2024

Ik 7 giugno 2024 siamo stati invitati dalla Casa delle Tecnologie Emergenti di Napoli a partecipare come esperti al programma di incubazione a favore di start-up nei settori Web 4.0, e-sports, ed AI-enabled technologies.

La Dott.ssa Lucrezia Bolla ha tenuto una lezione sulla tutela e la valorizzazione della proprietà industriale e intellettuale, con un focus particolare sull’intersezione tra IA e Intellectual Property Rights (IPRs).

Anche se registrare IPRs può non essere una priorità per alcune imprese, soprattutto giovani o poco strutturate, fare una ricognizione dei propri intangibles è essenziale per valutare se e come mettere al sicuro elementi strategici per la reputazione del brand, per la competitività dell’impresa, per l’innovazione e la tutela degli asset tra cui il know-how aziendale. 

Non parliamo “soltanto” di marchi e segni distintivi, che pure sono un elemento frequentemente esposto al rischio di contestazioni e sicuramente di primo risalto su un mercato competitivo. 

Brevettare soluzioni tecniche, per esempio, può costituire un elemento negoziale strategico per spiazzare concorrenti dal mercato e migliorare la brand reputation; ma già le sole attività di patent landscapingpossono offrire opportunità di cross-licensing, patent pooling o co-development estremamente utili per conoscere lo stato dell’arte e lavorare sull’innovazione e lo sviluppo di prodotti e servizi anche in partenership con potenziali competitor (secondo il motto “se non puoi batterli, alleati con loro”).

L’individuazione degli asset e delle relative scelte strategiche può costituire un tema particolarmente sensibile nel caso di attività o prodotti articolati, complessi, che coinvolgano elementi non brevettabili (es. i software, salvo eccezioni) o siano generati o costituiti, anche parzialmente, da o con strumenti o output di Intelligenza Artificiale. Particolare sensibilità è opportuna anche nella tutela dei segreti, tra cui banche dati, processi, ricette, know-how, che per trovare una solida tutela giudiziale devono essere difesi in anticipo con opportune strategie contrattuali e, in generale, stragiudiziali.

In tutti questi casi, per tutelare gli IPRs nel tempo ed eventualmente a fronte di violazioni di terzi, è importante

  • censire i potenziali intangibles
  • valutare le modalità di protezione, le policy interne e l’apparato contrattuale
  • valutare lo stato dell’arte e della tecnica per verificare la sussistenza di requisiti come la capacità distintiva, la novità, l’originalità, l’industrialità a seconda della tipologia di asset da tutelare;
  • studiare strategie commerciali connesse 
  • effettuare un assessment periodico sulle eventuali violazioni di terzi

il tutto con l’assistenza di professionisti nel campo legale, oltre che nel settore tecnico di riferimento, per evitare lungaggini o rischi di contestazione.


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